Descrive proprio il momento tanto atteso in cui Ulisse torna nella sua Itaca. Una tavoletta con tredici versi dell’Odissea è stata ritrovata nel sito archeologico di Olimpia, nel sud della Grecia. Un ritrovamento che il governo greco, attraverso un comunicato del ministero della Cultura, definisce come “forse la traccia scritta più antica mai rinvenuta del poema omerico”, o meglio “la tavoletta di argilla più antica” perché dell’Odissea esistono anche dei papiri più antichi di questo ritrovamento. Un annuncio che è arrivato in due fasi. La scoperta della traccia più antica in assoluto era suonata a molti come clamorosa, e anche Repubblica l’aveva rilanciato. Poi molti lettori ed esperti hanno fatto notare che i papiri erano ben più antichi: la tavoletta è infatti databile al III secolo dopo Cristo (“o anche al secondo”, fa sapere Atene) ma esistono papiri egizi con il testo dell’Odissea che risalgono addirittura a tre secoli prima della nascita di Cristo, ovvero 600 anni prima. L’Odissea è stata composta per via orale intorno all’XI sec. a.C e poi trascritta a partire dall’ottavo. Delle versioni su pergamena sono stati trovati frammenti in Egitto; e queste al momento sono le più antiche tracce in assoluto.•
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